Industria dell’auto, perché incentivarla?

Fonte: Alice

I dati parlano chiaro: ci sono troppe macchine rispetto a quante il mercato possa assorbirne

Un tempo si diceva, non proprio per scherzo: se tutto il mondo utilizzasse la carta igienica come noi occidentali, non ci sarebbero più foreste.
E se tutti usassero la macchina? Forse il disastro sarebbe anche peggiore.

Ora nel mondo esiste un’auto ogni nove persone e si prevede che ce ne sarà una ogni otto ben presto. Dal punto di vista ambientale non è un bene per il pianeta, ma il problema è anche economico: perché la capacità mondiale di produrre automobili nel 2009 sopravanzerà di molto la capacità mondiale di assorbirne.

In passato si puntava alle grandi operazioni di riciclo del parco macchine: gli incentivi.
Gli attori principali erano gli istituti di credito. Ora però anche banche e mondo finanziario sono in braghe di tela e cercano sussidi.
Quindi alla grande operazione di riciclo devono pensarci gli Stati, cioè la collettività tutta.

Anche e soprattutto per questo motivo ci si chiede: sono utili gli incentivi?
Il problema è quello di salvare posti di lavoro, ma in un articolo del Sole 24 Ore (“Il marchio è nazionale, il prodotto no”, 10-02-2009) si chiarisce che General Motors e Ford producono negli Usa solo il 31,9 e il 31,8% delle loro automobili; Renault, in Francia, ne fabbrica il 34,7% e Peugeot-Citroen il 45,5%.

In definitiva, a parte pochi casi di eccellenza come Bmw o Ferrari – caso di dimensioni comunque limitate – che hanno comunque un target di fascia alta o altissima, le altre case producono nei Paesi in via di sviluppo, dove trovano manodopera meno costosa e meno sindacalizzata, mercati in espansione, norme ambientali semi-inesistenti e, spesso, sgravi fiscali.

Così gradualmente, il baricentro della motorizzazione mondiale si sta spostando verso Oriente. Abbiamo già rimarcato come a gennaio 2009 si siano vendute più auto in Cina che negli Usa.
In Italia, per una ventina d’anni le immatricolazioni sono state di oltre due milioni di automezzi in media, con una punta di 2,4 milioni nel 2007.
Alla fine del 2007 circolavano di 36,6 milioni di auto, una ogni 1,6 abitanti. Eravamo primi in Europa. Tuttavia, il trend si è invertito nel 2008 e per l’anno in corso la previsione è di scendere infine al di sotto dei 2 milioni di autovetture immatricolate.
Vale dunque la pensa di incentivare un industria che, almeno dalle nostre parti, è satura? Di’ la tua.

Industria dell’auto, perché incentivarla?ultima modifica: 2009-02-20T09:12:00+01:00da bibendum3
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